BORGHI E FRAZIONI
- BAGNOLO
- MASSAMANENTE
- MONTEGELLI
- MONTEPETRA
- MONTETIFFI
- PIETRA DELL’USO
- PONTE USO
- RONTAGNANO
- SANTA MARIA RIOPETRA
- SAVIGNANO DI RIGO
- STRIGARA
- VIGNOLA
BAGNOLO
A Bagnolo, non lontano dal suggestivo Passo dei Meloni, sorge l’antico Oratorio della Madonna del Farneto, eretto nel 1574. Il Farneto è uno dei punti panoramici più belli del territorio romagnolo; alto quasi 500 metri, è ben visibile per un lungo tratto di mare. Questa è la ragione dell’antica devozione dei marinai per la Madonna del Farneto, loro protettrice.
MASSAMANENTE
L’antica Chiesa di San Paterniano fu edificata nel 1635. L’interno è ancora ben curato, con molti bei dettagli. Sulla porta accanto alla sagrestia si nota una piccola lapide in cui sono indicati l’anno di costruzione e il parroco dell’epoca.
MONTEGELLI
E’ conosciuto come il borgo degli antichi sapori: l’autunno è la stagione ideale per gustare i deliziosi prodotti del territorio, tra cui savor, saba, mastlaz, confetture di sambuco, di fichi e di pomodoro.
L’elegante Pieve di S. Stefano in Murolo, in stile romanico, preserva al suo interno opere di notevole valore artistico: una vasca battesimale in pietra istriana risalente al secolo XVI, un dipinto raffigurante il “Martirio di S. Stefano” del sec. XIX e la Grotta di Lourdes, datata 1930, fedele ricostruzione dell’originale. La torre dell’orologio è impreziosita da una pregevole campana del XV secolo.
MONTEPETRA
A guardia del piccolo borgo di Montepetra si ergono i “Sassoni”, rocce sedimentarie composte di sabbia, ghiaia, detriti e resti di conchiglie fossili. I geologi ritengono che la loro formazione risalga all’era cenozoica. La Chiesa di San Lorenzo, del XV secolo, conserva due pale d’altare di Nicola Versari, datate 1658, ed una pregevole fonte battesimale del 1495, piccolo gioiello di scultura rinascimentale. Montepetra ed il Barbotto sono oggi un punto di richiamo per cicloturisti provenienti da tutta l’Europa. In località Romagnano, un’antica Mistedia testimonia un’apparizione della Madonna avvenuta, secondo la tradizione, nel 1563. Il luogo è meta di pellegrinaggio.
MONTETIFFI
Il borgo è inserito in un’area di circa 1400 ettari riconosciuta Sito di Interesse Comunitario per la presenza di numerosi luoghi di valore naturalistico e storico-artistico. Sorge sulla sommità di un’alta rupe, insieme alla millenaria Abbazia di San Leonardo, costruita in pietra concia a metà del secolo XI e donata ai monaci di San Benedetto. L’abbazia è uno dei monumenti romanici più importanti dell’Emilia Romagna per antichità e bellezza. L’interno conserva antiche opere d’arte: affreschi della scuola riminese del Trecento, una fonte battesimale del secolo XVII, epigrafi del secolo XIV.
I locali dell’ex Canonica abbaziale ospitano il “Museo Agostino Venanzio Reali – Arte e poesia” che raccoglie oltre cento opere – pitture, disegni, terrecotte – di Venanzio Reali (1931 – 1994) frate cappuccino nativo di Ville Montetiffi. Questo singolare “artista della fede” fu biblista, pittore, poeta e scultore.
Montetiffi è tradizionalmente il paese dei tegliai, unico luogo in Italia in cui continua la plurisecolare arte della produzione di teglie per la cottura della piada utilizzando esclusivamente metodi artigianali. La lavorazione che porta un masso di argilla a divenire il piatto tintinnante su cui si cuocerà la “piada, pane di Romagna” è lunga e laboriosa, ma ricca di poesia.
Scendendo dal borgo di Montetiffi lungo la Via della Rupe – stretto e antico sentiero scavato nella roccia – si giunge sino al Torrente Uso ed al Ponte Romanico, costruito attorno all’anno 1000. Costituiva un importante collegamento tra Romagna, Montefeltro e Toscana e serviva anche per il contrabbando di polvere da sparo, tabacco e alcool. Accanto al ponte si trovano i ruderi dell’antico Molino Tornani e le suggestive Marmitte dei Giganti, opere delle natura.
PIETRA DELL’USO
Il nucleo rurale Pietra dell’Uso (Castrum Petrae Bizingorum) in parte abbandonato, è arroccato su un acuto scoglio presso una strettoia del torrente. La Chiesa della Natività di Maria si trova sulla sua sommità. La sua origine si colloca probabilmente nel Medioevo, mentre il campanile è del secolo XVIII.
In località Vernano sorge la Chiesa di San Benedetto, piccolo monumento religioso di origine medioevale, risalente al secolo XII. Costruito in pietra concia, ha un caratteristico abside circolare . La chiesetta è vigilata da due gigantesche querce secolari.
PONTE USO
La Chiesa di San Paolo all’Uso è di recente costruzione; risale infatti al 1958. Da ammirare al suo interno uno splendido crocifisso in legno opera dell’artista soglianese padre Venanzio Reali.
RONTAGNANO
La località è immersa in un’oasi naturalistica protetta. Sulla piazza principale dell’antico borgo si erge la Chiesa di San Biagio, al cui interno sono conservati un inginocchiatoio ligneo del XV secolo e un organo del XVIII secolo. A breve distanza si nota l’ex Casa del Fascio, realizzata nei primi anni Trenta del secolo scorso. Dal centro abitato si può effettuare una breve escursione a piedi fino al Monte Meleto, uno dei colli più alti del territorio soglianese (600 m); vi sorgono un antico oratorio consacrato a Maria e uno dei pochi monumenti dedicati alla memoria dei soldati tedeschi.
SANTA MARIA RIOPETRA
Dal lontano 1789, la Chiesa di Santa Maria svetta sui brulli calanchi riopetresi. All’interno è conservato uno splendido organo del Settecento.
I locali della canonica ospitano il Museo Don Onofri, dedicato a Mons. Teodoro Onofri (1909 – 1987), nativo del luogo. Fu compositore, direttore di musica, educatore e scrittore. Il museo raccoglie la sua memoria storica, intimamente legata a questi luoghi. Vi sono esposti spartiti musicali, libri, lettere, poesie, quadri, fotografie.
SAVIGNANO DI RIGO
Nella centrale Chiesa di San Matteo ha celebrato la prima messa Mons. Antonio Tani, Arcivescovo di Urbino dal 1932 al 1953. Nel cimitero di Savignano di Rigo si trovano le tombe di Decio Raggi , medaglia d’oro al valor militare della Prima guerra mondiale, e del nipote Gregorio Buda, perito eroicamente durante la Seconda guerra mondiale.
STRIGARA
Nella località di Strigara rimangono oggi alcuni frammenti di mura a testimonianza dell’antico splendore del castello di Strigara, sorto intorno al X secolo. La struttura appartenne dapprima alla Chiesa di Rimini e successivamente dal 1305 fu dominio dei Malatesta, che lo tennero, salvi brevi periodo, fino alla metà del XVII secolo. Il castello, per la sua posizione e la solida struttura, ebbe nel Medioevo una rilevante importanza strategica e militare.
VIGNOLA
La Chiesa di Santa Maria Assunta presenta una facciata semplice e lineare. All’interno si trova una tela raffigurante Maria Assunta in glora con angeli, del bolognese Nucci Dante, datata 1886. Il Tempietto di San Donato in origine era un oratorio annesso alla Chiesa di Santa Maria. Recentemente ristrutturato, è dedicato alla pace, in quanto sorge sul luogo di una cruenta battaglia tra tedeschi ed inglesi avvenuta durante la Seconda guerra mondiale.